Avete presente il video Discomusic degli EELST? Certo che ce l'avete presente. Bene, te hai fatto a tempo a vivere gli ultimissimi scampoli di anni 70 e i primi del decennio successivo immerso, a ogni Carnevale, in un mare di Zorro. Esattamente come nel video degli Elii, si vestivano tutti da Zorro. Tutti. Alle elementari la tua classe contava una ventina di Zorri e Fatine (l'equipollente femminile del costume di Zorro). E un indiano: te. Ti stava talmente sul pazzo Zorro, questa cosa che tutti fossero Zorro, con gli stessi spadini flessibili, gli stessi baffetti fatti con la matita del trucco della mammae gli stessi cappellini, questa omologazione pop feroce che aveva scelto come proprio emblema un cacchio di sborone messicano, che volevi fare l'indiano. E rompevi a ogni Carnevale le balle ai tuoi per riempirti la faccia di trucchi elaborati presi da un libro sugli indiani, realizzarti un copricapo di penne vere - prese in prestito dal cappello da bersagliere di tuo padre. True story - e soprattutto di assemblarti da zero ogni volta un tomahawk di legno e cuoio, ché il precedente a) era rimasto sul campo, durante una feroce battaglia antizorro durante la ricreazione, b) l'avevi messo da parte con cura per l'anno dopo. Perdendolo da qualche parte. Tua madre sospirava, tuo padre, che t'aveva attaccato la fissa per il western e indirettamente quella per Tiger Jack, faceva solo finta, ma era orgoglioso. Va', va' che figlio pistola tomahawk. E tutti quegli altri, gli omologazorri, nel vedere quella scure da battaglia di innegabile eleganza e non priva di qualche tocco artistico, diremo, ti chiedevano dove l'avessi presa. Ma tu non rispondevi: facevi l'indiano[...] [continua a leggere...]
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